Il secondo giorno della visita del Papa in Ungheria è stato caratterizzato da momenti toccanti e significativi. In particolare, l’abbraccio con i profughi provenienti principalmente dall’Ucraina è stato il momento centrale dell’incontro. La Chiesa cattolica locale, insieme a varie organizzazioni, ha organizzato l’incontro presso la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, nel quartiere ebraico di Budapest, per dare supporto ai profughi e dimostrare la solidarietà della comunità cattolica nei loro confronti.
Il Papa è stato profondamente colpito dalle testimonianze di alcuni dei profughi presenti all’incontro, tra cui quella di Oleg e Lyudmila Jakovlev, una coppia che ha lasciato Dnipropetrovsk con i loro cinque figli a causa del conflitto in Ucraina. Il Pontefice ha voluto riconoscere l’impegno e la generosità della comunità cattolica locale nel fornire supporto ai profughi. Ha sottolineato l’importanza della fede vera, quella che non si limita ad essere un culto distante dalla vita ma che spinge a uscire incontro ai poveri e a parlare con il linguaggio della carità.
Il Papa ha poi fatto visita ad un istituto cattolico per bambini ciechi, ipovedenti e disabili a Budapest, dove ha incontrato i bambini e ha assistito ad alcune esibizioni musicali eseguite dai ragazzi dell’istituto. Ha sottolineato l’importanza di portare avanti la realtà così come è, invece di cercare di cambiare il mondo con idee e ideologie che non tengono conto della realtà concreta.
Il Papa ha poi incontrato i giovani alla “Sportarena” e ha avuto un incontro privato con i confratelli gesuiti in Nunziatura. Inoltre, nell’ambito dei rapporti con la Chiesa ortodossa russa, Francesco ha incontrato il metropolita Hilarion, ex “ministro degli Esteri” del patriarca Kirill, rimosso nel giugno 2022 per aver espresso riserve sull’invasione russa dell’Ucraina e attualmente metropolita di Budapest e Ungheria. L’incontro è stato descritto come “cordiale” dalla Sala stampa vaticana e è durato circa 20 minuti.
In generale, la visita del Papa in Ungheria si è concentrata sulla solidarietà verso i più bisognosi e sull’importanza di una fede autentica e vicina alla realtà. Il Papa ha voluto riconoscere il lavoro della comunità cattolica locale e sottolineare l’importanza di uscire incontro ai poveri e di vivere la fede in modo attivo e concreto. La visita è stata quindi un momento di grande significato e di forte impatto emotivo per tutti i partecipanti.