I ministri dell’Economia dell’Unione Europea hanno fatto importanti progressi nella riforma del Patto di Stabilità europeo, e c’è un ottimismo palpabile sulla possibilità di concludere la trattativa entro la fine dell’anno. La presidenza spagnola di turno è persino pronta a convocare una riunione straordinaria dei ministri Ue dell’Economia alla fine di novembre, intorno al 23 novembre, per discutere ulteriormente la questione.

I paesi frugali, con la Germania in prima linea, sembrano soddisfatti per aver ottenuto il principio di fissare precisi parametri numerici, noti come “benchmark,” anche se questi parametri devono ancora essere negoziati. In particolare, Berlino è contenta di aver fatto passare il principio di salvaguardia sulla “resilienza del deficit.”

Tuttavia, l’Italia sembra avere dei dubbi riguardo alla fissazione di un obiettivo di disavanzo con un margine inferiore al 3% del Pil, considerando questa misura fortemente penalizzante. Secondo fonti del Ministero dell’Economia italiano, sarebbe preferibile tornare alle vecchie regole fiscali sospese all’inizio della pandemia piuttosto che adottare questa nuova misura.

Alcune salvaguardie numeriche sul calo medio annuo del debito sembrano essere ben accettate, a condizione che siano basate su valori sostenibili e credibili. Nel frattempo, Roma sembra ottenere un vantaggio sugli incentivi agli investimenti, che sono stati fortemente sostenuti anche dalla Francia.

Nonostante le discussioni in corso, sembra che si stiano facendo progressi significativi nella riforma del Patto di Stabilità europeo. Mentre i dettagli devono ancora essere definiti, c’è ottimismo nell’Unione Europea sulla possibilità di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno. Questi sviluppi rappresentano un passo avanti nel tentativo di rafforzare le regole fiscali europee e garantire la stabilità economica nella regione.