Taiwan ha attivato i suoi sistemi di difesa in risposta alla segnalazione di 37 aerei militari cinesi che stavano volando nella zona di identificazione di difesa aerea (Adiz) dell’isola, alcuni dei quali si sono spinti fino al Pacifico occidentale. Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato che dalle 5 del mattino sono stati rilevati 37 aerei militari cinesi, tra cui caccia J-11 e J-16 e bombardieri H-6 con capacità nucleare, nell’angolo sud-ovest della loro Adiz. La Cina considera Taiwan come una parte inalienabile del suo territorio e la questione dell’isola è diventata una fonte di tensione rinnovata tra Pechino e Washington.
Sabato scorso, una nave da guerra cinese si è avvicinata pericolosamente al cacciatorpediniere americano USS Chung-Hoon, che stava partecipando a un’operazione congiunta tra Canada e Stati Uniti sulla libertà di navigazione nello Stretto di Taiwan. L’unità cinese ha manovrato per tagliare la rotta del cacciatorpediniere statunitense, con un divario di poco più di 100 metri, e l’equipaggio americano ha consigliato via radio di cambiare rotta per evitare una collisione. Il comandante della nave canadese, il capitano Paul Mountford, ha definito l’azione poco professionale e ha affermato che l’incidente è stato chiaramente provocato dai cinesi. Il fatto che l’intenzione fosse stata annunciata via radio prima dell’azione ha dimostrato che era intenzionale.
La situazione tra Taiwan e la Cina rimane tesa, con incursioni frequenti da parte delle forze aeree cinesi nello spazio aereo taiwanese. Questi episodi aumentano le preoccupazioni per la sicurezza regionale e mettono in evidenza il rischio di incidenti o escalation non volute. Le relazioni tra Pechino e Washington sono state tese a causa della questione di Taiwan, con gli Stati Uniti che sostengono l’isola e si impegnano per la sua sicurezza. La comunità internazionale è vigile su questi sviluppi, cercando di promuovere la stabilità e di prevenire una situazione che potrebbe portare a un conflitto aperto.