Le forze russe hanno respinto un attacco con droni contro il porto di Sebastopoli, nella Crimea annessa. Il governatore della città, Mikhail Razvozhayev, ha reso noto l’accaduto su Telegram, precisando che un drone è stato distrutto dalle forze di difesa antisommergibile/sabotaggio, mentre un altro è esploso da solo. Nessuna struttura è stata danneggiata e la città è al momento tranquilla, ma le forze e i servizi rimangono in allerta. Nel frattempo, le truppe russe continuano le manovre offensive nella regione di Donetsk, dove ieri sono stati respinti quasi 60 attacchi. Da parte sua, l’aeronautica ucraina ha effettuato 14 attacchi contro i cluster nemici e ha abbattuto droni di vario tipo. Mosca ha invece lanciato un attacco missilistico e 46 raid aerei, sparando anche 60 raffiche di razzi sulle posizioni delle truppe ucraine e sulle aree popolate. Le forze russe hanno attaccato la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk, senza provocare feriti o vittime. Secondo l’esercito ucraino, la probabilità che la Russia lanci altri attacchi missilistici e aerei sull’intero territorio ucraino rimane alta. Intanto, il think tank americano Institute for the Study of War (Isw) sostiene che le forze ucraine hanno raggiunto la riva sinistra della regione di Kherson, un primo passo verso il tentativo di rimuovere gli invasori dalle loro posizioni. La portavoce militare ucraina per la regione meridionale, Natalia Humenyuk, ha rifiutato di commentare le notizie, sottolineando che “è in corso un’operazione militare che richiede il silenzio informativo”, mentre il capo pro-russo del Kherson, Vladimir Saldo, ha negato la presenza degli ucraini sulla riva orientale.