Un uomo di Toronto, Kenneth Law, è stato arrestato e accusato di consulenza e aiuto al suicidio dalla polizia canadese. Law è stato identificato come l’uomo che ha venduto oltre 1.000 “kit per il suicidio” in circa 40 Paesi, tra cui l’Italia. I kit contenevano una maschera facciale a base di nitrito di sodio, una sostanza letale che avrebbe provocato la morte di molte persone. Tra le vittime c’è un’insegnante di 63 anni della provincia di Trento.
Le indagini sono cominciate dopo la morte improvvisa di una persona a Toronto che aveva ingerito una sostanza letale. La prima, e al momento unica, vittima italiana è un’insegnante di 63 anni, residente in Trentino, che si è tolta la vita con il veleno acquistato sul web. Le autorità canadesi hanno identificato Law come il presunto responsabile delle spedizioni della sostanza. La polizia canadese ha dichiarato che Law ha venduto online circa 1.200 kit a persone residenti in 40 Paesi diversi.
Il padre di uno studente di filosofia di 22 anni, che è stato trovato senza vita nella stanza di un hotel di Londra due anni fa, ha condannato pubblicamente la vendita di prodotti per il suicidio online, rilevando la facilità di accesso alle sostanze per le persone fragili. Simile la storia di una ragazza di 23 anni del Surrey, morta lo scorso anno. La polizia criminale italiana è stata avvisata dell’Interpol canadese lo scorso 29 aprile, attraverso la segnalazione di nove indirizzi a cui era stato spedito il kit. Tra questi figurava anche quello dell’insegnante trentina.