Un frame tratto da un video della CNN che riguarda una decina di mormoni statunitensi, tra cui almeno 4 bambini e due gemelli neonati di sei mesi e le loro madri, che sono stati uccisi in Messico in un'imboscata con colpi d'arma da fuoco. Alcuni sono stati bruciati vivi. Lo riferiscono i media internazionali. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Il gruppo viaggiava in automobile quando è stato colto in un'imboscata da uomini armati che hanno sparato e dato fuoco alla vettura. ANSA / frame da CNN +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ ++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY++

 

Nove persone sono state uccise ieri in Messico, si tratta di una famiglia di mormoni. Si preparavano a festeggiare l’anniversario del loro matrimonio. Erano in viaggio verso l’aeroporto per andare a prendere il marito di una delle vittime. Un lutto per il mondo dei mormoni che lascerà un segno molto profondo. L’intero Messico è sconvolto per i fatti accaduti. Il ministro messicano della Sicurezza, Alfonso Durazo, spiegando che le vittime sono tre donne e sei bambini e altri sei bambini sono rimasti feriti, ha detto che un’altra piccola è molto grave e che tre persone sono state già arrestate per il massacro. A raccontarlo ai media messicani un membro della famiglia, Julian LeBaron, direttamente informato degli arresti dallo stesso ministro della Sicurezza. Nel 2010, Julian Le Baron pubblicò un articolo sul quotidiano Dallas Morning news esortando i messicani a opporsi al crimine organizzato.

I fatti sono accaduti attorno a mezzogiorno di ieri, ha riferito Durazo, su una strada fra gli Stati di Sonora e Chihuahua, vicino al confine con gli Stati Uniti, dove un gruppo armato ha attaccato un convoglio di auto su cui viaggiavano tre donne e 14 bambini della famiglia di mormoni LeBaron in viaggio da Galeana (Chihuahua) a Bavispe (Sonora). Una delle auto è stata data alle fiamme, poi è arrivata la pioggia di proiettili. Secondo il ministro, il convoglio potrebbe essere stato scambiato per errore con veicoli appartenenti a gruppi criminali in lotta per il controllo della regione. Nella zona, ricordano i media, agiscono due gang rivali di narcotrafficanti: La Linea, legato al cartello di Juarez, e Los Chapos, che fa parte del cartello di Sinaloa.

I sei bambini  sopravvissuti al massacro, sono fortemente traumatizzati perché hanno visto l’uccisione delle loro madri. Secondo il racconto di Julian LeBaron sono stati trovati 12 ore dopo nella sierra, accanto ai corpi delle madri uccise. Uno di ha riferito che una delle mamme aveva implorato agli assassini di non sparare, ma è stata crivellata di pallottole.

Donald Trump, parlando della “meravigliosa famiglia e dei loro amici dello Utah che sono finiti in mezzo ad uno scontro tra due malvagi cartelli della droga”, ha poi precisato che “Se il Messico ha bisogno o ci chiede aiuto per liberarsi di questi mostri, gli Stati Uniti sono pronti e in grado di essere coinvolti e di fare il lavoro in modo rapido ed efficace. Il nuovo grande Presidente del Messico ne ha fatto una questione prioritaria, ma i cartelli sono diventati così grandi e potenti che qualche volta c’è bisogno di un esercito per sconfiggere un esercito!”